giovedì 25 ottobre 2007

Testa o Croce?

San Francisco 3 ottobre 2007


La mattina è bellissima e ventosa...
Se venite a San Francisco e anche se non siete delle vere signore, dovete cambiarvi l'abito almeno due volte nel corso giornata...oppure vestirvi a strati, durante il giorno però avrete uno zaino da portarvi sulle spalle...quindi fate le signore e tornate a casa a cambiarvi.
L'escursione termica infatti è molto forte e mi hanno detto che è così tutto l'anno.
La mattina presto e la sera sono freddine mentre di giorno fa abbastanza caldo.
C'è sempre vento e si sente nell'aria un profumo speciale, forse per via dei sistemi di filtro che ogni macchina, ogni ristorante e abitazione possiedono, che non la rendono puzzolente...si sentono l'odore del mare e il profumo delle piante e dei fiori.
E' divertente salire sul tram arancione e incontrare la gente comune, una popolazione davvero eterogenea e molto colorata.Dal tram vedo il mio negozio...in realtà scoprirò che è una catena in America che si chiama: "Ross dress for less"(vestirsi con poco...)
Dopo una lunga camminata passiamo da un supermercato, il mio gioco preferito, e mi accorgo di quanto siano rapidi gli impiegati alle casse, altro che a Tokyo dove la procedura è piuttosto lenta; a Tokyo infatti mentre impacchettano con attenzione dividono la merce per tipo e nominano ogni articolo, poi si attende con pazienza il momento di pagare, si porgono i soldi con due mani e si ritira il resto nello stesso modo, ringraziando e ricevendo un inchino...mica male!
A San Francisco, ma poi in tutta l'America, se non sei rapido ti dicono:"next" con un po' di impazienza (il prossimo...) qui nessuna parola e nessun convenevole...
Devo ricordarmi come si fa ad essere veloce!



















Cambia lo spazio, cambiano le proporzioni, cambiano gli occhi.
In oriente occhi difficili da incontrare, intensi quando ti sembra di essere riuscito ad acchiapparli...

Simone, ed anche i genitori di Zac, mi dicono che è meglio non fissare nessuno per strada, perlomeno in certe aree.


















sono abbastanza americana???

Anche qui ci sono supermercati di tutti i tipi e per tutte le tasche,ogni volta che si entra c'è un segnale acustico che segnala la presenza di un essere umano...per via della sicurezza,
a Tokyo invece quando entri c'è una musichetta che canta un "benvenuto"irashaimase, irashaimase"...oppure delle signorine un po' sguaiate che lo ripetono all'infinito, naturalmente a seconda del tipo di negozio, con voce più o meno alta!! Nei negozi di lusso è sussurrata...
Si, continuo a notare le differenze, qualsiasi sia la scena che mi si presenta.
Dopo una lunga camminata che ci permette di visitare la città a piedi di guardare le macchine che circolano e i distributori di giornali, notiamo che non c'è l'ombra dei distributori di bibite e caffè a cui eravamo ormai abituati,vediamo le persone che lavorano e quelle che si prendono una pausa per fumare una sigaretta.In America è proibito fumare in qualsiasi luogo interno, fumano solo i neri e i poveri, mentre in Giappone fumano in tanti anche se è preferibile non fumare per strada dopo che un bambino è stato ferito a un occhio proprio da un passante che fumava...a Shinjuku, nel centro di Tokyo, ci sono i poliziotti che ti porgono un portacenere portatile e ti invitano a spegnere la sigaretta dicendoti naturalmente sumimasen...nei locali forti aspiratori permettono questo gesto tanto dannoso quanto piacevole.

Va , arriviamo all'autonoleggio, scegliamo una bella vettura spaziosa e argentata, una Trailblaizer Chevrolet a benzina con cambio automatico. Strano usare un solo piede, il sinistro,per accellerare e frenare...la frizione non c'è...Mi chiedo se potrebbe piacere a Giacomo...e sorrido tra me e me...
Molto efficienti ci consegnano la macchina che Simone aveva prenotato da Tokyo insieme a un navigatore che sarà la nostra voce guida....
L'impiegato resta allibito quando scopre che vogliamo arrivare a Miami,dice che 12 giorni sono pochi,che il viaggio sarà molto lungo...
Lo sappiamo veramente solo ora,dopo aver percorso tutte quelle miglia
Abbiamo nel frattempo intervistato persone incontrate per caso,in molti ci dicono che la strada alta è più scenica, che Yellowstone è un parco formidabile, me lo scrive anche mia zia Linda;
altri, per esempio un signore anziano rilassato su una panchina di fronte al mare, al porto di San Francisco, con il quale facciamo una bella conversazione, dopo la quale ci accompagna a vedere una statua di Ghandi vicino al l'imbarco del ferry per Sausalito...lui ci consiglia di percorrere il sud passando dalle missioni, anche i genitori di Zac ci dicono che l'Arizona e il New Mexico sono incantevoli..."testa o croce"? Qua si dice "testa o coda"? Head or tail?
In verità tutto ci attira, ma come sempre bisogna scegliere...
La California è uno stato molto esteso e molto abitato, il suo soprannome è "The Golden State", per via della famosa corsa all'oro.

Deciso:partiamo per il parco naturale di Yellowstone!













Via !!!!





Torniamo a prendere in albergo tutte le nostre valige e dopo aver fatto dei bei giri in macchina scendendo dalle colline verso il mare, lasciamo questa bella città, attraversiamo il Way Bridge per dirigerci a nord-est verso Sacramento, la capitale della California.
Attraversiamo le due bellissime valli di Sonoma e di Napa coltivate interamente a vigneti, si deve ancora vendemmiare e le piante sono cariche d'uva.Vediamo anche piantagioni di frutta, sono terreni molto fertili e curati.



















Comincio a vedere degli splendidi coloratissimi camion, con i fumaioli...ne vedrò tantissimi durante il viaggio e non finirò di ammirarli...troppo belli!



















Arriviamo al tramonto al Best Western di Napa Valley.
Useremo questa catena di motel per tutto il viaggio.
Sono molto comodi puliti ed economici, alcuni davvero belli e con molti servizi, lavanderia a gettoni, parcheggio custodito, così possiamo lasciare in macchina il nostro bagaglio, in più c'è sempre anche la piscina e i letti sono a tre piazze ( li chiamano king bed )...enormi, ma utili in questa terra di ciccioni...altro che il piccolo futon sul tatami in Giappone...ogni cosa qui è enorme, anche le bottiglie di coca!!

1 commento:

Paola ha detto...

Finalmente ti si legge ancora! Avevamo perso le speranze, manda un avviso a tutti!
Grazie delle foto che mi hai dedicato e soprattutto del pensiero....Come al solito ho letto il blog a voce alta in ufficio, devo dire che l'invidia sprizza dagli unanimi commenti poco raffinati, ma ti vogliono tutte bene, dovrai venire a trovarci un giorno! Ma davvero tra meno di un mese sarai già qui?!! Sei proprio sicura?!!! Un bacio, ti aspetto....