martedì 16 ottobre 2007

La domenica più lunga della mia vita

30 settembre Tokyo-San Francisco.

Mi sono alzata , ho chiuso le valige, ho guardato i fiori sul balcone e salutato ogni stanza.
Piove a dirotto, sono le 10 del mattino.
Arriva Mami, la factotum di Mr G. bussa alla porta per dirci che i 2 taxi prenotati per la Stazione di Tokyo sono arrivati in cima alla piccola salita e ci aspettano.
Portiamo le valige(tante) verso le macchine, poi di corsa sotto la pioggia giù, verso Mr G. che sulla soglia della sua porta segue con gli occhi i nostri movimenti.Mi inchino con la frase di ringraziamento e saluto giapponese, che esce sinceramente dalla mia bocca, gli prendo le mani e gli dico grazie anche in italiano, ho gli occhi che luccicano, come i suoi.
Mami mi da una lettera che metto sotto il giubbetto perchè non si bagni. Sono molto emozionata.
In taxi scoppio in lacrime e sento come per me è difficile "lasciare", sento la carezza di Simone.
So già che questo luogo e questo tempo lasceranno una forte e benefica, traccia dentro di me.

Arriviamo all'aeroporto di Narita e c'è molta gente in partenza, al check-in Simone è molto bravo ad intrattenere l'impiegato giapponese che divertito ci lascia passare senza menzionare i kg in più del nostro bagaglio...viaggio ottimo, sette ore di volo, tra una dormita e l'altra sento ancora il Giappone vicino a me.Vi sembrerà strano, ma lo sento anche ora.

Arriviamo a San Francisco che sono le 9 del mattino sempre della stessa domenica....il fuso orario cambia di ben 12 ore, penso che a Tokyo la giornata di tutti quelli che sono restati sta per concludersi e che la nostra sta per cominciare di nuovo....è sempre il 30 di settembre.Restiamo svegli fino a sera,l'albergo l'ha scelto Simone in internet,si trova in fondo a Market Street che è una bellissima via che prosegue dopo Union Square,la piazza principale di San Francisco, in una zona che da centrale diventa un periferica...la via è lunghissima!
L'albergo è in stile Vittoriano, un polveroso, ma autentico, apriamo le finestre di legno americane,verso l'alto...entra una luce incredibile, il cielo è terso, azzurro intenso, c'è vento e dall'alto guardiamo la gente che cammina e il caffeTrieste,un bar di fronte a noi, che ci aspetta...vedo i tram arancioni come quelli di Milano e gli uomini mano nella mano,vedo molti neri, sento molta musica.E' tutto nuovo e sono felicemente incuriosita.













































































Sto scrivendo ed è già passato un sacco di tempo, abbiamo attraversato l'America in macchina da San Francisco in California, a Miami in Florida...4000 miglia che equivalgono a ben 6400 km...tanto in 12 giorni.Entusiasmante.Simone lo chiama un viaggio epico, io non so come definirlo in una parola...ne uso sempre tante...mi sono sentita più di tutto una pioniera...allora la definizione è per me un viaggio di scoperta, ma anche di identificazione...sono entrata in tutte le parti come in un film o in un fumetto e mi sono divertita tanto.
San Francisco è una città speciale, non ne vedrò più una così fino a New Orleans in Louisiana.Il primo giorno come veri turisti facciamo un giro della città con un bus che ti permette di scendere e risalire,vale 24 ore, poi verso le 5, siamo completamente down...dormiremo fino al giorno dopo.
A San Francisco si respira in clima di libertà e di apertura al nuovo, che non dopo, nella conservativa, eppur bella America.
Il giorno dopo, con il tram, davvero comprato a Milano,(le scritte all'interno sono in italiano,salita uscita ecc) e con un biglietto che dura 1 ora arriviamo all'imbarcadero.
Mercato di frutta e verdura e traghetto per Sausalito,una piccola isola vicino ad Alcatraz,dove abbiamo un appuntamento con un amico conosciuto a Bali, Zac, che lavora in una fabbrica di abbigliamento.






































Sullo sfondo
Alcatraz.
La prossima volta
girerò il mondo via mare...
Simone verrà con me?



















autoscatto
sul traghetto...


Sausalito è un'isola molto affascinante ed elegante,ritorneremo a Frisco con un taxi e attraverseremo il rosso Golden Gate fino al Rock caffè,dove compro una maglietta per Lorenzo...spero ti piacerà...ne compro una anche per me...siamo vicini al mare!
Le diverse banchine qua si chiamano Pier e sono numerate.
















A piedi poi verso la storica libreria "City Light" di Laurence Farlinghetti, colui che scoprì il talento di Kerouach, bellissimo luogo,ben conservato, tutto in legno a due piani,Simone non poteva mancarla...compriamo un libro "On the road".





















Per Paola,mia sorella.


















Ancora per te...









































Come ti piacerebbe...ma forse ci sei stata...io comunque ti ho pensata!

Quartiere italiano, un Negroni in un bicchiere da Martini bianco, ma fa lo stesso, è buono, ed è incredibile come questa Italia sia ovunque, siamo davvero un popolo di emigranti.
Tutti ci conoscono.
I marciapiedi di questo quartiere a San Francisco sono rossi e verdi, i lampioni hanno appeso il tricolore, i tram vengono davvero da Milano, il caffè Trieste è davanti alle nostre finestre...ma io non sono a casa...
Le discese e le salite ci sono davvero , le case sono splendide.














































Affittiamo una macchina e partiamo!! L'aereo non ci interessa,vogliamo attraversare questo territorio infinito anche se sarà un lungo viaggio.






































Mentre viaggiavamo ho preso nota di tutto sul mio quaderno, ne ho sempre uno con me,
questo l'ho comprato in uno store di San Francisco, per non dimenticare.

In questo momento sono una terrazza meravigliosa a Miami a casa della mia zia Linda, più precisamente a Fisher Island...potete guardare la cartina geografica...vi do solo un'anteprima di quello che vedo da qua....



















Sono mancata per molto tempo da questo blog,ma solo per ragioni tecniche...viaggiare, poi dormire poi ripartire...è stato tutto diverso da prima, a Tokyo, quando il tempo era dilatato...poco per volta vi racconto tutto e così ripasso l'avventura...a prestissimo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non vedo l'ora di leggere il resto.
Ciao cicci!!

Nicole Florian ha detto...

Ben tornata! Immaginavo che l'America non ti lasciava il tempo per scrivere.