lunedì 14 febbraio 2011

funziona

La foto è venuta fuori a caso,ho cercato in mezzo a quelle di quest'anno giusto per stare nel qui e ora.La cronologia per me è importante. Qui sono a Milano e sto cercando una casa per La lunanuova. Sono appena tornata da Roma con il treno dopo qualche giorno con il mio nuovo bimbo Tommaso...

Sono con Simone.
La porta è aperta, mi è molto chiaro, vorrei sapere dove sto andando.

rossana sempre in viaggio....


Sempre in viaggio,si tratta del un viaggio interiore,di certo un pò più noioso,vedo se ricordo come si fa un post...è una parte divertente può darsi che mi prenda del tempo....vorrei per esempio provare a caricare una foto un pò a caso e già pubblicare.a dopo rossana

sabato 10 novembre 2007

Arrivo a New Orleans in Louisiana

Autunno 2007
Siamo in Arkahansas, la vendita di automobili è sempre visibile...parchi macchine enormi,
ai margini di ogni cittadina anche piccola come Arkadelphia che stiamo per lasciare.
Questi parchi macchine mi fanno un
tristezza insieme a tutti
i fast food sulla strada.
Il paesaggio da ora in poi sarà un ripetitivo,
ci infiliamo sull'' interstatale che è come
se fosse
un corridoio di abeti e cedri...moltobello,
ma troppo lungo...
Entriamo nel nord della Louisiana
a metà giornata, il paesaggio del nord
non cambia molto rispetto all'Arkahansas dell'ovest, cambia invece la popolazione
che qua è più eterogenea con la presenza di molti afroamericani.
Vorremmo vedere qualcosa di storico,
lasciamo la strada principale per Alexandria e
anche per Nachitachez, ma tutto ci sembra molto nuovo,appena costruito,come se i centri, pur conservando nomi antichi, fossero spariti e al loro posto ci fossero case nuove, un anonime,per lo più unifamiliari. I locali sono all'esterno molto moderni, all'interno invece conservano il ricordo del passato.Forse è un passato davvero troppo breve anche se intenso, che ha inciso poco su questo popolo che sembra pronto a ogni cambiamento.
Vecchie foto, fucili , sculture di cavalli,manichini di indiani,tovaglie a quadretti e preparativi per la festa di Halloween, zucche colorate, scheletri appesi, acchiappa sogni e lucine colorate...
La sensazione è anche che tutto venga abbattuto e ricostruito senza alcuno stile,
è un'urbanizzazione che diventa prioritaria e taglia le radici, forse troppo poco profonde.
























Vedo molte case su ruote... nemmeno una di pietra.
I cartelli pubblicitari reclamizzano cibo preconfezionato e suggeriscono modi per guadagnare in fretta i soldi "Do you want to earn much money?", oppure invitano ad ottenere facilmente finanziamenti.

La Louisiana la discendiamo da nord a sud, verso New Orleans.
Questo stato è anche chiamato "Pellican State" si parla inglese ma si sente parlare molto francese e spagnolo,qua usano il termine "parish" al posto di "country" per chiamare un paese.
E' uno stato molto popoloso che risente sia dell'influsso culturale francese che spagnolo.
E' diventato un territorio interessante, ad un certo punto della storia di unificazione degli Stati americani, soprattutto per la presenza di una via fluviale importante come il Missisipì.
I Monti Appalacchi a est costituivano una barriera ai trasposti tra est e ovest negli States mentre il possesso del porto di New Orleans e la percorribilità del fiume,superava il problema dei collegamenti interni(io continuo a studiare mentre Simone guida...
La capitale della Louisiana è Baton Rouge e si mangia un buon pollo fritto...
Più attraversiamo il sud e più il paesaggio diventa paludoso e la vegetazione tropicale,
ci avviciniamo sempre più al delta del Missisipì e al porto di Orleans
Arriviamo in città passando su un ponte stretto in mezzo alla laguna, cominciamo a vedere piantagioni e case con colonnati e ampi giardini... pane francese, caffè au lait con bigne', musica in strada...Europa e Africa mescolate sono la dinastia di
New Orleans...





































Città indimenticabile e inimmaginabile dopo tutte queste miglia percorse.
Meraviglia e allegria.
Abbiamo percorso 3200 miglia.(km 5760!)
























il quartiere francese




































Mi faccio bionda per stasera!!!
Il tempo è stupendo
la temperatura pure!






















































questi balconi in ferro battuto sono stupendi



















suonano jazz per strada



















c'è il tram anche qui
























la città è piena di negozi coloratissimi



















questa camicia forse ha troppi fiori per mio papà!
























artista di strada...bravo eh! Immobile, eccezionale nel mantenere l'equilibrio











































Le collane che luccicano sui balconi diventano il gioco della sera quando vengono lanciate dall'alto ai passanti che le raccolgono e le indossano...Sì nel quartiere francese la sera c'è gran festa,tutti cantano ballano affollano i balconi lanciando collane e soprattutto bevono alcolici liberamente per strada.
In tutta l' America è severamente vietato bere per strada, chi beve la birra sia in bottiglia che in bicchiere deve stare ritirato in un locale e non mostrarsi per non dare un esempio sbagliato, soprattutto ai minori.
In Burbon Street a New Orleans si può bere anche per strada e questo unito alla musica dei locali aperti sulla via e alle collane luccicanti al collo di uomini e donne, crea un ambiente multicolore e stravagante, sicuramente un eccessivo, ma divertente.
Passano i poliziotti a cavallo e la gente continua indisturbata la baldoria, perchè in questa via tutto è permesso...girato l'angolo ritornano le regole.
Quanti ricordi mi vengono in mente per ogni frase che scrivo cento dettagli...che mi fanno sorridere.Ancora pochi giorni e saremo a Miami...Uaw!!!!
come dicono qui ogni due per tre...

lunedì 5 novembre 2007

Verso il caldo del sud

In Colorado ci piacerebbe andare al Pikes Peak una cima delle montagne rocciose , deve essere molto scenica come dicono qua, ma peccato...uno sceriffo con la stella ci sconsiglia la strada; a Pikes Peak nevica e prima di sera si andrà sotto lo zero,va bè abbiamo capito, le Rocky Mountains proprio non ci vogliono da qualunque parte le si prenda...Passo da un negozietto che vende ornamenti per natale, me li porterei via tutti...come a Lubecca dove c'erano grandi scatole di legno divise a scomparti con tutti i possibili ornamenti per albero e presepio...



















Compro invece due bellissimi Omer Simpson,del resto non sono poi tanto lontana da Springfield...
Poi via verso sud, sempre per correre dietro al sole e nel primo pomeriggio siamo in New Mexico!!!

Anche questa terra è estremamente vasta, non si vedono i confini all'orizzonte, siamo su un altipiano piatto e vediamo mandrie felici,daini e cavalli.
Siamo sull'interstatale 64, ancora con la ferrovia accanto.La strada è quasi deserta come il panorama, noi chiacchieriamo, ascoltiamo la musica e ci riposiamo nelle aree di servizio,ad un certo punto vediamo il nome di un paese: Capulin...disabitato.Il sole sta calando la luce è irreale, la macchina fotografica non funziona, ci riempiamo gli occhi, e ci ritroviamo seduti su una panchina verde, di legno, a Capulin (paese regolarmente segnato sulla carta), davanti a una vecchia drogheria con veranda, chiusa.
Poi dopo un pò di miglia percorse sbuca dal nulla una costruzione, si chiama Sierra Restaurant e naturalmente merita una visita...vendono tutto a pochi dollari come se stessero svendendo, vedo tanti piccoli souvenir rimasti in un negozio ormai semivuoto...La ragazza dietro al banco è sorridente e vive qui, nel deserto...deve avere un buon carattere penso... Ogni tanto entra qualche fattore con il cappello da cawboy e ordina un caffè seduto al banco...
Al tramonto siamo nella piccola cittadina di Clayton, mangiamo in un vecchio albergo con saloon...l'atmosfera è autentica, il paese vive intorno a questo luogo di ritrovo, tutti bevono birra e portano il cappello...L'edificio è mantenuto in buono stato,vedo le vecchie foto appese alle pareti e un pianoforte che ancora funziona, tutto è di legno, guardo la strada e immagino i cavalli con le redini attaccate ai pali che sostengono la tettoia di legno. Alle finestre tende bianche di pizzo...mangiamo cibo messicano, pasta di mais ricoperta di formaggio fuso e sugo di carne, tortillias e birra.Peccato non ho le foto di questo luogo magico...
Il New Mexico è definito anche lo "Stato Spagnolo", è il nome dato dagli spagnoli ai territori a nord ovest del Rio Grande.La capitale è Santa Fè a 2000 metri di quota.Questa terra è stata conquistata dal popolo indiano chiamato Pueblo che anche attualmente lo abita.
L'annessione agli Usa è stata lenta ed è avvenuta in diverse fasi, la parte est del New Mexico è ora lo stato dell'Arizona.(Proprio in questa terra si fece esplodere nel '45 la prima bomba atomica, è ancora oggi una zona di laboratori nucleari)
Il motto di questa terra è "Land of Enchantment"(terra d'incanto)
Questi motti di cui vi scrivo sono sempre scritti anche sulle targhe automobilistiche dei diversi stati!
Clayton è quasi al confine con il Texas.
Penso a Paolo,un mio caro amico che ormai vive più qui che in Italia, riusciamo anche a scriverci una e-mail perchè i Best Western in cui alloggiamo hanno sempre la possibilità di connessione alla rete internet...ma incontrarsi con Paolo è impossibile, il Texas è enorme, come estensione viene dopo l' Alaska ed è anche molto popolato.E' lo stato in cui è nato Bush, è il paese più conservatore d'America ed è anche lo stato in cui la pena di morte viene eseguita più spesso.
Il suo motto è "Lone Star State"(Stella Solitaria ) la sua capitale è Austin.
Il paesaggio è piatto e monotono e ci incuriosiscono i numerosi pozzi petroliferi e le grandi macchine che estraggono il greggio e i grandi silos sulla strada,ogni tanto una pianta o un camion.




























































se guardate la cartina degli Usa potete vedere che stando abbastanza a nord la strada conduce presto in Oklahoma, sembra di andare in discesa...andiamo in discesa!!!




















In Oklaoma cambia fuso orario per la seconda volta +1 ora verso l'occidente...sempre più lontani da Tokyo che è nei nostri pensieri ogni giorno.
Sì, siamo felici di questo viaggio eppure abbiamo il mal di Giappone e nessuno ci aveva detto di questa possibilità...tutti sappiamo che esiste il mal d'Africa... ma nulla di più.Pensiamo alla nostra casa di Tokyo e non solo io, anche Simone che normalmente non soffre di malinconie...Mi tranquillizza sentire che è un sentimento condiviso.
In Oklahoma molto sole e vento, alla stazione di servizio mi compro un paio di occhiali rossi e un portachiavi con le lettere OK!
Un camionista ci avvicina e ci dice:"where are you headed guys?"
(dove siete diretti ragazzi?) guardiamo con lui la cartina e ci da qualche consiglio.Io continuo a capire troppo poco, ma mi sforzo tantissimo, sicuramente il mio inglese è migliorato, ma ne devo macinarne ancora di ascolto...
Panorama:terra rossa,basse colline, grandi prati, mucche, mucche, mucche...





































Siamo sulla famosa Interstatale 40 quella che avremmo imboccato a SanFrancisco se non avessimo avuto la sfortunata idea di passare per Yellowstone...
Vediamo nel cielo un grandissimo sciame di uccelli sembra una migrazione.
Arriviamo a Oklaoma City e abbiamo percorso 2270 miglia cioè km 2270x1,6=km 3632 (dato che ogni miglio terrestre corrisponde a 1600 metri!!!! )Per mio padre,tanto lo sa.....(MIGLIO: dal latino milia passuum mille passi...) da non confondere con il miglio marino che corrisponde a circa 1800 metri
In Oklahoma ci sono più di 200 laghi artificiali e non, è uno stato utilizzato come riserva indiana già dalla prima metà dell'800. Le riserve indiane sono in realtà luoghi di deportazione, esistono su tutto il territorio americano ancora oggi, ma in particolare in Oklahoma, forse perchè è una terra dove si poteva e si può esercitare un controllo maggiore che non sulle montagne del New Messico dove molte tribù preferivano vivere. E' uno dei 6 stati che separa l'America dell'ovest da quella dell'est, si trova infatti sulla Frontier Strip, la linea che dal Dakota del nord scende fino a qua. E' un territorio prevalentemente agricolo, molte strade ci fanno venire voglia di deviare il percorso e di arrivare alle fattorie che si vedono da lontano...o anche alle riserve che sono indicate come luoghi turistici da visitare...Proseguiamo fino a Oklahoma City capitale, e ci fermiamo in un Best Western stupendo...
Come tutti i Best Western si trova alla periferia della città, è parla piscina , è molto verde e la piscina è stupenda come pure l' idromassaggio e la sauna.





































Ricordiamo inevitabilmente gli onsen giapponesi e visto che è presto per la cena ci godiamo tutto, compresi i reciproci massaggi...japan docet!!
Grande godimento serale con cena servita in camera praticamente ai bordi della piscina...per non parlare del breakfast mattutino che mi farà prendere almeno un kilo...ma non so resistere...
Riesco a fare anche un pò di lavatrici che in fondo sono un divertimento dopo tante ore di macchina...e poi cambiando i dollari in monete da un quarto di dollaro riesco a comprare il detersivo dalle macchinette e a far funzionare oltre che la lavatrice anche l'asciugatrice...e che bucato!! tutto fatto in un'ora...un vero gioco!!! In questo Best Western ci si può servire di bibite e caffè a volontà, insomma tutta la sera la passo avanti e indietro, mentre Simone, tutto goduto sdraiato sul king bed, si guarda il Monday Night( serata di football americano) alla tele.
Siamo veramente rilassati, il clima è meraviglioso.
Il giorno dopo bisogna partire e io mi fermerei qui per tre gioni almeno...Dobbiamo proseguire verso est, la macchina deve essere riconsegnata in tempo il 14 di ottobre a Miami, siamo al 7 e dobbiamo attraversare ancora l'Arkansas, la Louisiana e la Florida...
Arkansans si chiama anche "The Natural State" il suo motto è "Regnant Popolus" la sua capitale è Little Rock.E' il paese dove è nato Bill Clinton, precisamente nella cittadina di Hope che è sulla nostra strada...e pensate ha vissuto a Hot Springs (nemmeno l'Arkansas ha potuto rinunciare a una cittadina Sprins....) Vediamo ancora laghi, boschi e il Missisipi che delimita lo stato a est.
Siamo stanchi, decidiamo di pernottare a Hot Spring che è descritta come una bella cittadina...mai decisione fu più sfortunata...ma noi ridiamo...Il navigatore si sbaglia come tutte le macchine e ci dà questo luogo vicino in termini di tempo...Dopo un bellissimo tragitto in mezzo ai pini e agli aceri che dura almeno un'ora, arriviamo in un luogo, per l'appunto Hot Springs, che rientra in un progetto residenziale in costruzione...ruspe ovunque dopo il bosco e la strada piena di curve...Scappiamo, ma non ci andrà molto meglio arrivando ad Arkadelphia...Best Western di decima categoria. Buona la cena a base di steak in un ristorante tipico, bello anche se fa parte di una catena che si chiama cracker barrel, con negozietto annesso, sedie a dondolo di legno dipinte di rosso e dama sul tavolo per giocare sul terrazzo esterno...
Si dorme e si guida....io poco...



















con occhiali rossi....Simone con cappello rosso




















se Simone riuscirà a caricare qualche video potrete ridere un pò...

martedì 30 ottobre 2007

On the road




















4 ottobre
Dalla California al Nevada fino all'Idaho.
La giornata è fredda e luminosa; partiamo molto presto ... alle 10 del mattino dalla California siamo già in Nevada.Siamo sull'Interstatale 80 Est. E' una strada a due corsie nei due sensi di marcia, il pedaggio è gratuito.Pochi i servizi, poche le pompe di benzina.




































mi piace il treno della Union Pacific nel deserto...



















E' tutto grandissimo, spazi infiniti, desertici.
Ogni tanto dei centri commerciali "deserti nel deserto" vedo un casinò; è strano nel deserto...eppure è così , mi chiedo dove viva la gente, ci fermiamo a Winnemucca(bello il nome vero?) e mangiamo una bistecca superba.
Attraversiamo un bel fiume, credo il Carson River.

Il Nevada è lo stato più arido degli Usa e la luce è incredibile... a una stazione di servizio mi sento così felice nel deserto che comincio a correre con Simone che mi guarda e ride.
Mi piace molto il deserto, mi da un senso di infinito come mi da il mare...l'uomo qua non ha potuto trasformare e la natura è sopravvissuta intatta



















Sì, LO SO, SEMBRA IRREALE EPPURE E' COSI'

Passiamo vicino a Reno che, dopo Las Vegas, è la città più popolosa.Las Vegas è a sud e non è sulla nostra rotta...peccato deve essere una città incredibilmente strana.
Il nome Nevada deriva dallo spagnolo e significa "innevato", qui si incontrano le montagne rocciose, al confine con il Montana, il suo soprannome è
"Silver State" e la capitale è Carson City, mentre viaggio... io studio...
E' l'unico stato americano in cui sono legalizzati il gioco d'azzardo e la prostituzione.


Nelle grandi praterie vedo correre cowboy e indiani, sembra un sogno, è un luogo in cui la fantasia può correre libera.
Entriamo in Idaho verso il tardo pomeriggio c'è ancora una luce speciale,
il paesaggio è selvaggio,vento e pioggia hanno scolpito la roccia, aride catene montuose sono intervallate da brulle vallate, cominciamo a vedere delle gole e delle guglie come nei film...





































Il soprannome di questo stato è "Gem State" è un territorio molto esteso e poco abitato 6 abitanti per km quadrato!!Guardo la cartina e mi sembra impossibile vedere la strada percorsa, ogni giorno uno stato, a volte anche due!
Arriviamo stanchi, ma soddisfatti a Jerome in Idaho, cambia il fuso orario per la prima volta da SanFrancisco, stiamo andando ad ovest e l'aria è fredda...+ 1 ora...

Il 5 ottobre dopo un buon riposo e un buon breackfast nel Best Western di turno, partiamo da Jerome che è un centro poco interessante, passiamo, da Soda Springs ( molti nomi di città in america finiscono con la parola Springs...) passiamo in una una vallata grandissima attraversata da un fiume, il Green River e dalla ferrovia.Vediamo pascoli, piante colorate di rosso che fanno macchia nel verde e i bisonti neri...Passiamo vicino al Grande lago Salato e passiamo per poche miglia nello Utah.

















Questo stato ha un nome indiano che significa "popolo delle montagne"
"Beehive state",(stato degli apicultori? Mah... devo ancora scoprirlo) la capitale è Salt Lake City. Il tempo qui comincia a peggiorare e purtroppo comincia anche a piovere e a fare un gran freddo...compiamo 1000 miglia!! ed entriamo nello Wyoming!!!
Grandi praterie, allevamenti, fattorie circondate da alberi tanti cavalli...Sul lungo rettilineo la polizia federale ci ferma per un controllo, tutto ok, solo stavamo viaggiando troppo vicino alla macchina davanti a noi.Il poliziotto si avvicina alla portiera del passeggero(io!) tenendosi laterale alla macchina, mi sembra sospettoso, poi ci guarda in faccia, sfodero un sorriso e vedo che si rilassa... ci accorgiamo che nello Wyoming non sembrano tanto ospitali, noi lo possiamo capire principalmente nelle stazioni di servizio o nelle soste che facciamo per mangiare, i nostri contatti umani sono scarsi, ma il sorriso qua non sembra di casa.
E' lo stato più conservatore degli Usa insieme al Texas.
Arriviamo a Rock Springs ( ancora springs!!!) che è ormai sera siamo decisamente stanchi e ci sembra di vedere del nevischio scendere dal cielo,le montagne rocciose sono innevate.
Questi centri abitati sono veramente strani, noi non siamo abituati a paesi del genere dove tutto si concentra in una zona commerciale, che si incontra sulla strada principale e dove per lo più si vedono distributori di benzina,Burger king e piccoli supermercati che vendono di tutto, dal cibo ai vestiti...le case sono intorno, poche basse e un pò tristi.




















Non vedo bambini, sembrano luoghi disabitati.In effetti il Wyoming è lo stato meno popolato degli Usa, 2 abitanti per km quadrato...Il suo soprannome è "Cawboy State" In questo stato si trovano diverse riserve indiane abitate dai Sioux sopravvissuti che abitavano questo territorio prima dell'arrivo degli europei.
La capitale dello Wyoming è Cheyenne.
A Rock Springs siamo un pò abbattuti, mangiamo in camera del cibo cinese...non possiamo quasi sicuramente proseguire per Yellowstone...abbiamo rinunciato a Las Vegas, all'Arizona e al New Mexico e purtroppo dovremo lasciare le montagne del Wyoming a causa del maltempo e andare verso sud-ovest.


















Mi piacciono molto i camion americani e mi immagino la vita di un camionista che percorre
da solo tutte queste miglia...


Vedremo come si metterà il tempo domani mattina al risveglio, ma le previsioni sono brutte.
E' incredibile come in America le previsioni del tempo siano precise,tutti si affidano con certezza alle previsioni...in Italia io non ci credo mai, ma qua mi sto accorgendo che sono affidabili, forse da noi la variabilità metereologica è diventata alla lunga anche una nota di carattere...
Io penso che è un pò come andare per mare, quando il maltempo ti costringe a fermarti in porto o a cambiare rotta.
Abbiamo davanti ancora più di 2500 miglia e un'ondata di maltempo lungo tutto il decorso delle montagne rocciose...

6 ottobre
Restiamo sull'Intersatale 80 in direzione sud: Pueblo, Colorado.
Vogliamo lasciare la terra fredda dello Wyoming e cercare il sole.
La strada corre lungo la ferrovia, siamo su un'altopiano e piove a dirotto.E' una giornata schifosa, ho un pò di raffreddore e sono di cattivo umore.In questi casi meglio "sparire"...
Dormo parecchio mentre Simone guida, poi una luce attraversa le mie palpebre, è il sole del Colorado!!!
Siamo a Fort Collins un bellissimo paese pieno di alberi e di belle case piccole, unifamiliari, contornate dal verde, la gente è vestita leggera nonostante i 1000 metri di altitudine che caratterizzano questo stato centrale dell'America.





































VEDETE questo continuo springs???...MICA ME LO INVENTO!!!!!

Abbiamo le Montagne Rocciose a ovest e proseguiamo verso sud.
Mangiamo un pizza in due in un locale simpatico...c'è molto vento, le foglie fanno mulinello,
il cielo è molto terso.Addirittura si vede arrivare una specie di piccolo tifone...ci spiegano che è un fatto abbastanza abituale.La gente è sorridente, più rilassata e disponibile a parlare e a darci informazioni sulla strada.
Stiamo andando verso Denver la capitale, la vediamo illuminata e proseguiamo fino a Colorado Springs.
Il soprannome del Colorado è "Centennial State"(stato centenario)
Era lo stato dei minatori per le sue importanti miniere di oro e argento.
Lo Utah lo Wyoming e il Colorado sono i tre stati che hanno i loro confini tracciati sui meridiani e i paralleli...
Arriviamo in un Best Western molto ospitale, ci accoglie un ragazzo simpatico, siamo contenti il Colorado ci ha ridato allegria con la sua terra rossa...La mattina, dopo un bel sonno ristoratore vediamo il sole e allora approffittiamo della sua presenza per fare un giro in un parco naturale,Garden of the Gods.Troviamo turisti per la prima volta dopo tre giorni di strada percorsa.La gente si porta qua il suo cavallo per cavalcare, altri camminano o vanno in bici.





































io e Simo siamo felici ovunque...










































A PRESTISSIMO!!!

giovedì 25 ottobre 2007

Testa o Croce?

San Francisco 3 ottobre 2007


La mattina è bellissima e ventosa...
Se venite a San Francisco e anche se non siete delle vere signore, dovete cambiarvi l'abito almeno due volte nel corso giornata...oppure vestirvi a strati, durante il giorno però avrete uno zaino da portarvi sulle spalle...quindi fate le signore e tornate a casa a cambiarvi.
L'escursione termica infatti è molto forte e mi hanno detto che è così tutto l'anno.
La mattina presto e la sera sono freddine mentre di giorno fa abbastanza caldo.
C'è sempre vento e si sente nell'aria un profumo speciale, forse per via dei sistemi di filtro che ogni macchina, ogni ristorante e abitazione possiedono, che non la rendono puzzolente...si sentono l'odore del mare e il profumo delle piante e dei fiori.
E' divertente salire sul tram arancione e incontrare la gente comune, una popolazione davvero eterogenea e molto colorata.Dal tram vedo il mio negozio...in realtà scoprirò che è una catena in America che si chiama: "Ross dress for less"(vestirsi con poco...)
Dopo una lunga camminata passiamo da un supermercato, il mio gioco preferito, e mi accorgo di quanto siano rapidi gli impiegati alle casse, altro che a Tokyo dove la procedura è piuttosto lenta; a Tokyo infatti mentre impacchettano con attenzione dividono la merce per tipo e nominano ogni articolo, poi si attende con pazienza il momento di pagare, si porgono i soldi con due mani e si ritira il resto nello stesso modo, ringraziando e ricevendo un inchino...mica male!
A San Francisco, ma poi in tutta l'America, se non sei rapido ti dicono:"next" con un po' di impazienza (il prossimo...) qui nessuna parola e nessun convenevole...
Devo ricordarmi come si fa ad essere veloce!



















Cambia lo spazio, cambiano le proporzioni, cambiano gli occhi.
In oriente occhi difficili da incontrare, intensi quando ti sembra di essere riuscito ad acchiapparli...

Simone, ed anche i genitori di Zac, mi dicono che è meglio non fissare nessuno per strada, perlomeno in certe aree.


















sono abbastanza americana???

Anche qui ci sono supermercati di tutti i tipi e per tutte le tasche,ogni volta che si entra c'è un segnale acustico che segnala la presenza di un essere umano...per via della sicurezza,
a Tokyo invece quando entri c'è una musichetta che canta un "benvenuto"irashaimase, irashaimase"...oppure delle signorine un po' sguaiate che lo ripetono all'infinito, naturalmente a seconda del tipo di negozio, con voce più o meno alta!! Nei negozi di lusso è sussurrata...
Si, continuo a notare le differenze, qualsiasi sia la scena che mi si presenta.
Dopo una lunga camminata che ci permette di visitare la città a piedi di guardare le macchine che circolano e i distributori di giornali, notiamo che non c'è l'ombra dei distributori di bibite e caffè a cui eravamo ormai abituati,vediamo le persone che lavorano e quelle che si prendono una pausa per fumare una sigaretta.In America è proibito fumare in qualsiasi luogo interno, fumano solo i neri e i poveri, mentre in Giappone fumano in tanti anche se è preferibile non fumare per strada dopo che un bambino è stato ferito a un occhio proprio da un passante che fumava...a Shinjuku, nel centro di Tokyo, ci sono i poliziotti che ti porgono un portacenere portatile e ti invitano a spegnere la sigaretta dicendoti naturalmente sumimasen...nei locali forti aspiratori permettono questo gesto tanto dannoso quanto piacevole.

Va , arriviamo all'autonoleggio, scegliamo una bella vettura spaziosa e argentata, una Trailblaizer Chevrolet a benzina con cambio automatico. Strano usare un solo piede, il sinistro,per accellerare e frenare...la frizione non c'è...Mi chiedo se potrebbe piacere a Giacomo...e sorrido tra me e me...
Molto efficienti ci consegnano la macchina che Simone aveva prenotato da Tokyo insieme a un navigatore che sarà la nostra voce guida....
L'impiegato resta allibito quando scopre che vogliamo arrivare a Miami,dice che 12 giorni sono pochi,che il viaggio sarà molto lungo...
Lo sappiamo veramente solo ora,dopo aver percorso tutte quelle miglia
Abbiamo nel frattempo intervistato persone incontrate per caso,in molti ci dicono che la strada alta è più scenica, che Yellowstone è un parco formidabile, me lo scrive anche mia zia Linda;
altri, per esempio un signore anziano rilassato su una panchina di fronte al mare, al porto di San Francisco, con il quale facciamo una bella conversazione, dopo la quale ci accompagna a vedere una statua di Ghandi vicino al l'imbarco del ferry per Sausalito...lui ci consiglia di percorrere il sud passando dalle missioni, anche i genitori di Zac ci dicono che l'Arizona e il New Mexico sono incantevoli..."testa o croce"? Qua si dice "testa o coda"? Head or tail?
In verità tutto ci attira, ma come sempre bisogna scegliere...
La California è uno stato molto esteso e molto abitato, il suo soprannome è "The Golden State", per via della famosa corsa all'oro.

Deciso:partiamo per il parco naturale di Yellowstone!













Via !!!!





Torniamo a prendere in albergo tutte le nostre valige e dopo aver fatto dei bei giri in macchina scendendo dalle colline verso il mare, lasciamo questa bella città, attraversiamo il Way Bridge per dirigerci a nord-est verso Sacramento, la capitale della California.
Attraversiamo le due bellissime valli di Sonoma e di Napa coltivate interamente a vigneti, si deve ancora vendemmiare e le piante sono cariche d'uva.Vediamo anche piantagioni di frutta, sono terreni molto fertili e curati.



















Comincio a vedere degli splendidi coloratissimi camion, con i fumaioli...ne vedrò tantissimi durante il viaggio e non finirò di ammirarli...troppo belli!



















Arriviamo al tramonto al Best Western di Napa Valley.
Useremo questa catena di motel per tutto il viaggio.
Sono molto comodi puliti ed economici, alcuni davvero belli e con molti servizi, lavanderia a gettoni, parcheggio custodito, così possiamo lasciare in macchina il nostro bagaglio, in più c'è sempre anche la piscina e i letti sono a tre piazze ( li chiamano king bed )...enormi, ma utili in questa terra di ciccioni...altro che il piccolo futon sul tatami in Giappone...ogni cosa qui è enorme, anche le bottiglie di coca!!