domenica 15 aprile 2007

ancora bali

La pioggia anche a Bali…….Ibù Waian mi porta un ombrello insieme a un caffè balinese.Devo proprio dire che il caffè balinese è particolare, sembra un pò quello turco, ma è più leggero, mi porta anche un vassoio di frutta fresca e mi sorride come sempre.Lei ha i piedi scalzi e cammina nel prato che è diventato un acquitrino, con molta disinvoltura, l’acqua le arriva alle caviglie….in testa ha un asciugamano bianco portato come turbante, che le protegge i capelli neri. La raggiungo nella zona comune, formata da una cucina e da una grande veranda con un tavolo rettangolare di legno e un armadio pieno di libri di Indra e di biancheria. Arrivo anch’io come lei, senza scarpe e gioco nel prato bagnato, ha già preparato gli stracci per asciugare i piedi e cominciamo a chiacchierare. Provo una sensazione di grande intimità, mi fa sentire a mio agio con i suoi sorrisi. Lei sa un po’ di inglese, ma ci parliamo più che altro a gesti. Ha un marito e due bambini maschi, deve pagare per mandarli a scuola, l’istruzione, a Bali, è gratuita solo per i primi 5 anni, deve comprare i libri, ma non si lamenta, sta bene con il marito che ha un lavoro regolare e mi chiede se desidero andare con Simone a fare un giro con il suo motorino quando tornerà il sole. Io le racconto la mia storia, sono una bidan,ostetrica in indonesiano, e lei mi racconta i suoi parti, a gesti mi fa capire che ha fatto in fretta con la bidan del villaggio, che i bambini sono usciti subito……..si incuriosisce e vuole sapere se anch’io ho dei figli e se Simone è mio marito, da quel giorno lo chiamerà “your best friend” .















Poi, dato che la pioggia non smette telefona ad un amico di suo marito e ci fa venire a prendere
con il taxi; arriviamo alla strada zuppi d’acqua. Con lui arriveremo a Depansar per visitare il dojo di aikido che è un po’ deludente, troviamo le oche nel cortile che zampettano e un uomo piccolino che dorme pacifico sul tatami.




Veniamo accompagnati alla casa del boss, colui che gestisce il luogo alla meglio, e veniamo invitati nella sua casa per un caffè insieme al taxista che ci accompagna.Tutti seduti a terra, solo io sulla sedia, veniamo intrattenuti da questo balinese puro sangue che parla bene inglese e che evidentemente non ha nulla da fare.La moglie e la figlia rigorosamente in cucina salutano con la mano. Al ritorno è tornato il sole e così scendiamo in spiaggia per un bel bagno al tramonto.

Il motorino lo usiamo il giorno dopo e giriamo un pò intorno, ma le strade sono brutte, piene di buche e io ho paura di cadere di nuovo… così ci infiliamo in un internet point e scriviamo qualche e-mail. Io sono in contatto con Paola, mia sorella, e con messenger riesco a raccontarle un po’ di me e farmi dare notizie da Milano. Bella la tecnologia….veramente apprezzabile chattare in tempo reale da Bali, con 7 ore di fuso di differenza. Riesco anche a parlare con Giacomo e mi pare proprio che stia più che bene. Studierà? Ma sì che studierà……
Quel giorno sapremo anche che la nostra iscrizione è stata accettata all'Aikido Accademy!
Grazie Yumiko, senza di te, che hai scritto e telefonato in giapponese, non sarebbe mai potuto accadere, è una scuola un pò inaccessibile agli stranieri.Entro il 27 di marzo dobbiamo essere a Tokyo, la partenza da Bali è confermata per il 20......un pò mi dispiace lasciare questo luogo per pigri, ma sono anche tanto curiosa di proseguire.

Indra ci porta due giorni in giro con la sua macchina, attraversiamo l’isola da sud a nord.
Bali è un’isola grande un terzo circa della nostra Sardegna e le strade non sono certo come la “Carlo Felice”!
Bali è molto montagnosa e si trovano molti vulcani che raggiungono anche i 3000 metri (la Montagna Madre) all’interno del più grande, al centro dell’isola, si trova anche un lago con un tempio e un giardino botanico molto suggestivi. Alcuni vulcani sono ancora attivi e le eruzioni contribuiscono all’eccezionale fertilità del suolo, come pure le precipitazioni dalle montagne.
Infatti a nord e a sud ci sono le zone più fertili. Dall’alto abbiamo visto l’isola di Giava.

Abbiamo dormito in un piccolo hotel in mezzo alla giungla che si raggiunge attraverso un ponte. Dopo cena siamo andati a fare un bagno caldo in una piscina naturale con acqua calda. Grande rilassamento e goduria, l’acqua è proprio calda, la temperatura magnifica, decido di bagnarmi i capelli e entrare completamente……..chi se ne frega se non ho il fon!E’ troppo eccezionale essere qui di notte, nella giungla al caldo!!
La mattina dopo colazione sul terrazzo....








Ripartiamo per casa percorrendo una strada magnifica che attraversa l’isola verso sud,verso Pupuan. Vediamo molti villaggi e mercati.
La gente dell’interno è più povera e più timida, tutti sono molto gentili e si inchinano con le mani giunte. Io imito Indra e gli indonesiani.
Ci sentiamo molto fortunati a viaggiare con lei, conosce bene ogni luogo e ci sa fare con tutti, a volte si arrabbia in indonesiano ed è molto efficace.























Arriva il giorno di un nuovo importante incontro. Indra mi presenta Mira, l’ostetrica che ha fatto partorire lei e che ora vive a Bali in pensione con suo marito.
Mira vive in una villa, vicino a Kuta, meravigliosa. Stile balinese molto raffinato, giardino molto curato, piante tropicali stupende, una grande vasca di pietra come piscina.Mangiamo su un tavolo apparecchiato con cura e parliamo un po’ di tutto naturalmente in inglese……
Poi mi mostra un film di una nascita assistita da lei in acqua. Ha grandi occhi azzurri e un abito di seta indiano, è una donna molto bella con un uomo molto simpatico e vivace. Anche lei mi invita a fermarmi mi dice di essere troppo vecchia per lavorare……ha anche uno studio nella sua casa, ora si limita a seguire le donne in gravidanza, ma vorrebbe un’ostetrica per le assistenze…Sara preparati, c’è posto anche per te, lei ti piacerebbe molto.





























Arriva il giorno dei saluti, Indra mi regala un braccialetto molto bello d’argento con appesi tutti i simboli religiosi, la croce cristiana, la stella ebraica, il grande budda, i simboli induisti e quelli islamici. Mi dice che il rispetto per tutti è un messaggio da portare nel mondo.

Prepariamo le valige e durante ultimo meraviglioso bagno, facciamo conoscenza con un uomo giapponese che ama fare surf e che ama Bali. Ci racconta in inglese che la vita a Tokyo è un pò stressante per chi lavora e io, che già lo so, un pò mi spavento, nello stesso tempo mi dice o mi fa credere, che sarà una scoperta.....

Indra prima di portarci all’aereoporto ci porta a casa sua a Sanur vicino a Depansar.
Vive in un bel luogo, casette piccole davanti al mare.Vuole, in ultimo, farci conoscere i suoi vicini, lei si chiama Elena, svizzera di Lugano lui, indovina un po’, è americano- giapponese così ci dà una piccola guida e il numero della vecchia madre che ha più di novantanni. Lui dice che lei pensa ancora al futuro e che vuole avere sempre i passaporti in regola, sia quello americano che quello giapponese. Non si sa mai, dice lei.....lui aggiunge qualcosa di un pò volgare, rispetto al patrimonio, che lui non farà in tempo a godere!
Scoprirò che i giapponesi sono molti longevi….sarà per la dieta?

Quando lasciamo Indra un pò mi commuovo, è stato un bell’incontro con lei, spero di rivederla un giorno.






Con tutte le nostre valige, anzi con una in più, non so perché, ho comprato solo radice di ginger e due magliette… andiamo verso Singapore, faremo scalo lì, siamo in ritardo per la coincidenza…….
Ce la facciamo a salire per ultimi, l'imbarco è già chiuso! In mattinata, cinque ore di volo, saremo a Tokyo.
Da subito un altro mondo ancora…….ma quanti mondi ci sono???Stiamo a vedere!Per fortuna abbiamo qualche yen per prendere la grande ferrovia che ci porterà in città.............

1 commento:

trotti51 ha detto...

ciao Rossana

sono tua cugina Antonella, quella che non vedi e non senti da una vita.
Sto leggendo il tuo diario di viaggio che trovo meraviglioso, arduo ma affascinante.
Ti sto scrivendo con di fianco mia figlia Elena che è rimasta stupita dalla tua scelta e nello stesso tempo
vorrebbe essere anche lei con te a vivere tutte le tue emozioni. Elena ha già vissuto per dei periodi all'estero
quindi ha già assaporato la libertà di viaggiare e di conoscere il mondo.
Coninueremo a seguirti a scriverti e ad esserti vicina.

bacioni
Antonella e Elena